La Voce e la Pragmatica nella Comunicazione: Lezioni da Paul Watzlawick
Nel campo della comunicazione, dove voce e pragmatica giocano ruoli chiave, esiste un testo fondamentale che trasforma la nostra comprensione del dialogo. Quest’opera, Pragmatica della comunicazione umana di Paul Watzlawick, rivela che la comunicazione non è un semplice trasferimento unidirezionale di informazioni da un emittente a un destinatario, ma un complesso processo interattivo e di reciproca influenza.
La Voce: Un Elemento Cruciale nella Comunicazione
In questo processo dinamico, la voce emerge come un elemento fondamentale, essenziale per affinare l’arte della comunicazione. Non è solo un mezzo primario, ma anche un complemento vitale alle altre forme di interazione. Infatti, il segreto del successo comunicativo non risiede solo nel messaggio o nei singoli elementi del processo comunicativo. La vera forza risiede nell’impatto che questi elementi hanno sui partecipanti alla comunicazione, spesso amplificato dall’impatto generato da una modulazione efficace della voce.
Gli Assiomi della Comunicazione di Watzlawick
Nel suo lavoro, Watzlawick identifica tre assiomi fondamentali che formano la base delle dinamiche comunicazionali tra gli esseri umani. Questi principi sono essenziali per comprendere come le parole, il tono della voce e il contesto influenzano la comunicazione efficace e come possiamo utilizzarli per migliorare le nostre interazioni quotidiane.
Il Primo Assioma della Comunicazione: L’Impossibilità di Non Comunicare
Secondo il primo fondamentale assioma di Watzlawick, “Non si può non comunicare”, ovvero ogni nostra interazione con gli altri è intrinsecamente comunicativa. Ogni nostro gesto, azione o inazione, così come le parole che scegliamo di dire o di trattenere, trasmettono un messaggio che gli altri ricevono, decodificano e interpretano a seconda delle loro capacità di comprensione.
Voce e Pragmatica: Sinergia nella Comunicazione
In questo senso voce e pragmatica rappresentano la prima e più importante sinergia comunicativa. In altre parole, comunicazione vocale e comportamento risultano praticamente sinonimi in quanto, in una situazione di interazione con gli altri, qualsiasi nostro comportamento, che si manifesti per mezzo della voce o, ad esempio, della gestualità assume il valore ed il potenziale di un messaggio e quindi di una comunicazione. Ogni nostra espressione di ”attività o inattività, parole o silenzio” assume il valore di un messaggio che influenza gli altri e costoro, a loro volta, non possono sottrarsi da ciò, non rispondendo a questi messaggi e comunicazioni.
In sintesi, comunicare non è solo parlare, e tutto ciò che interviene nel rapporto tra due o più persone diviene messaggio, ovvero comunicazione. Anche se la parola, e quindi anche il nesso tra voce e pragmatica, continua a rappresentare la modalità comunicativa d’élite e quella più facilmente decodificabile.
Il Secondo Assioma: Il Rapporto tra Contenuto e Forma nella Comunicazione
Il secondo assioma di Watzlawick ci porta a considerare la relazione tra contenuto e forma nella comunicazione. In questa dinamica, il contenuto è rappresentato dal messaggio oggettivo che desideriamo trasmettere, mentre la forma è definita dallo stile e dalla qualità della relazione attraverso cui il messaggio viene veicolato. Nelle sue parole, essi “non hanno un rapporto lineare, ma uno di essi è preponderante sull’altro”.
Esempio: Il Potere di una Voce Suadente
Come esempio pratico, immaginiamo un contenuto di per sé particolarmente stimolante, ma trasmesso attraverso una voce suadente e tecnicamente impeccabile. In questo caso, è la forma – la voce e il suo stile – a prendere il sopravvento, potenziando e arricchendo il messaggio originale. Questo esempio evidenzia come la qualità della voce e il modo in cui un messaggio viene presentato possono trasformare radicalmente la percezione del contenuto da parte dell’ascoltatore.
Il Terzo Assioma: L’Integrazione di Logica e Analogia nella Comunicazione
Il terzo e ultimo assioma di Watzlawick afferma che “ogni messaggio ha una componente logica ed un’altra analogica”. Secondo questo principio, ogni messaggio comprende non solo la logica dei contenuti trasmessi tramite il significato delle parole, ma anche un livello analogico che arricchisce, rinforza e completa la comunicazione.
L’Importanza del Linguaggio Non Verbale
Quest’ultima componente si manifesta attraverso elementi che vanno oltre la parola stessa, come gestualità, espressioni facciali, tono della voce, ritmo e altro. Questi aspetti, che si aggiungono alla dimensione semantica del messaggio, sono noti come canali della comunicazione. In sostanza, rappresentano una sintesi di ciò che abbiamo analizzato finora in termini di voce e pragmatica comunicativa.
La Voce e il Potere del Linguaggio Paraverbale
In particolare, quando ci concentriamo sull’uso della voce, dobbiamo riconoscere che l’espressione e l’intonazione con cui le parole vengono pronunciate – il cosiddetto linguaggio paraverbale – aggiungono un enorme potenziale ed influenza al messaggio. Elementi come l’uso delle pause, i silenzi, la gestione delle idee, l’ascolto attivo e la prossemica, che sono comuni alla voce e alla pragmatica, assumono un’importanza cruciale. Questi elementi rendono la nostra comunicazione personale, unica e inimitabile.