Bioenergetica e Voce

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Ciao a tutti! Oggi vi parlo del legame profondo che esiste tra Voce e Bioenergetica. Ecco innanzitutto qualche cenno sull’analisi bioenergetica.Elaborata da Wilhelm Reich – neuropsichiatra allievo di Freud –...

BIOENERGETICA Ciao a tutti!

Oggi vi parlo del legame profondo che esiste tra Voce e Bioenergetica.

Ecco innanzitutto qualche cenno sull’analisi bioenergetica.
Elaborata da Wilhelm Reich – neuropsichiatra allievo di Freud – l’analisi bioenergetica è stata successivamente sviluppata e integrata dal suo allievo Alexander Lowen.

La Bioenergetica si fonda sul principio che il carattere di una persona corrisponde in gran parte al suo atteggiamento corporeo, definito anche “armatura muscolare” o “corazza”.
Con queste parole si intendono le tensioni muscolari presenti nel corpo; il concetto di corpo è molto ampio, fino ad includere la vita dello spirito.
Per Lowen, infatti, mente, spirito e anima sono aspetti fondamentali e interconnessi di ogni corpo vivente.

In bioenergetica le tensioni muscolari croniche sono la conseguenza dell’inibizione dei sentimenti che si verifica fin da bambini con il processo di adattamento all’ambiente. Con il tempo tali tensioni non sono più soltanto fenomeni isolati nella vita di un individuo ma si sommano fra loro fino a condizionarne fortemente il carattere.

Partendo dal principio cheogni persona è il proprio corpo”, la bioenergetica dedica particolare attenzione alla possibilità di scaricare le tensioni fisiche in modo da vivere le emozioni senza trattenerle. Solo con il recupero di un sano rapporto con la propria fisicità è possibile riattivare il libero fluire dell’energia corporea e l’autentica espressione della propria vita interiore.

Come dice Lowen “… possiamo dire che la malattia ci offre una opportunità su cui lavorare per trovare un modo più sano di vivere che vada al di là dei nostri atteggiamenti nevrotici. La rottura costituita dalla malattia ferma la battaglia nevrotica che ha esaurito la nostra energia e permette, nella fase di convalescenza, di ricostruire le nostre riserve. Da questo punto di vista la malattia può essere vista come lo sforzo del nostro corpo per stare meglio.

Diventa così centrale comprendere le emozioni che il corpo esprime  anziché combatterle o controllarle”. (da “La voce del corpo”).
Come si fa a riavvicinarsi al proprio corpo per armonizzarlo con la mente e scioglierne le tensioni?
Apparentemente nel modo più elementare: con il respiro.
Abbiamo già visto in altri post precedenti come la maggior parte delle persone non “sa” respirare e usa soltanto la parte alta dei polmoni. Imparando a respirare utilizzando il diaframma – quel muscolo a forma di cupola che separa polmoni e addome – ci permettiamo in senso figurato di collegare il nostro polo superiore (la mente) con quello inferiore (il corpo), ritornando all’unità del nostro essere.

Oltre a favorire lo sviluppo di una corretta respirazione, la bioenergetica propone una serie di esercizi fisici per alleggerire i muscoli contratti, energeticamente scarichi. In questi esercizi la voce assume un ruolo importante aiutando a mobilizzare e liberare le emozioni trattenute attraverso l’uso del suono e delle parole.

La “ricetta” di una buona salute emotiva e corporea? Ridare al corpo la spontaneità perduta, garantire il libero movimento delle onde del respiro, far fluire il flusso delle emozioni senza ostacoli.
La consapevolezza del nostro mondo emotivo passa attraverso il recupero del “bambino interiore” che abita dentro di noi e parla, canta, usa la voce per esprimere i propri sentimenti e la propria gioia di essere al mondo.

La voce è lo strumento privilegiato per esprimere la parte più profonda del proprio essere: da bambini siamo immersi nel nostro linguaggio sonoro, usiamo la voce, i versi, i suoni come mezzo di comunicazione, di guarigione, di sopravvivenza. Non controlliamo o reprimiamo la voce o la nostra espressione.

Quando da adulti si cerca di trattenere o di modificare l’espressione della voce è perché molto probabilmente da piccoli ci è stato detto “Non alzare la voce” oppure “Non fare rumore!”

Usare la voce, in bioenergetica, non vuol dire imparare a cantare o sforzarsi di fare suoni belli, ma sbloccare le tensioni e liberare le emozioni da quel velo che opprime, che fa “strozzare” la voce in gola, regalandoci una ricca tavolozza di colori nel grigio della vita.

E allora, cosa aspetti? Vieni a sbloccare la tua voce con la bioenergetica?

Picture of Daniela de Meo

Daniela de Meo

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